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2.2.0 - Gestione Cessione Crediti: Introduzione

Gestione Cessione Crediti: Introduzione

Le funzionalità previste in questa fase mirano ad automatizzare la gestione della Cessione Crediti, tra Azienda Utente e Società di Factoring. La disposizione delle funzioni nel menù riflette l'ordine cronologico di esecuzione delle stesse.

Prima di procedere all'analisi dell'argomento, è opportuno precisare che questa gestione Non rientra nelle funzionalità previste per la versione base e, pertanto, la sua attivazione può essere disposta solo su richiesta dell'Azienda Utente.

La fasi propedeutiche alla Cessione Crediti consistono nell'espletamento delle seguenti operazioni:
  • inserimento dei rilanci sui Conti Collegati dei Clienti C/Cessione, qualora questi Non abbiano lo stesso Analitico del Cliente Ordinario o qualora esistano più Mastri Clienti Ordinari
  • inserimento nella tabella del Codice 02219, per indicare i Clienti C/Cessione con gli opportuni Rilanci al Bilancio CEE (compreso il formato Il Sole 24 Ore)
  • modifica della Classificazione nell’ambito del relativo Mastro Clienti C/Cessioni
  • specializzazione dell'indicatore Gestione Cessione Crediti nell'ambito dei Parametri Funzionali Ditta, per stabilire se la cessione debba riguardare solo le partite attive e/o le partite chiuse con movimenti da accertare

Per poter comprendere a pieno le funzionalità offerte dalla gestione Cessione Crediti, questa sezione si pone l'obiettivo di esporre l'argomento sotto il profilo finanziario e di fornire alcuni strumenti, utili a valutare le Società di Factoring operanti nel settore.

La Cessione Crediti si basa su una forma contrattuale atipica, denominata factoring: in senso lato, il factoring può essere inteso come un pacchetto di servizi finanziari e non, che aiutano l'impresa sul piano gestionale e nei rapporti con i Clienti. Il factoring infatti, è utile soprattutto per chi vuole affidare ad una Società specializzata, la gestione ed il controllo del Portafoglio Clienti, perchè consente, dal punto di vista finanziario, di soddisfare la necessità di fondi di natura temporanea e, dal punto di vista gestionale, di migliorare la programmazione degli incassi.

Nel mercato finanziario, è possibile distinguere due tipologie di factoring: prosoluto e prosolvendo: nel factoring prosoluto, il Fornitore non è tenuto a prestare alcuna garanzia sulla solvibilità del Cliente, mentre nella cessione prosolvendo è intrinseca la garanzia di solvibilità del Debitore ceduto, conseguentemente, in caso di inadempimento del Cliente ceduto, il factor potrà agire contro il Cedente.

Il factoring prosoluto quindi, si rivela la soluzione più efficace al problema del rischio di perdite, derivanti dall'insolvenza della clientela, nel caso di vendite con pagamento dilazionato. Dopo un'approfondita valutazione, la Società di factoring attribuisce ad ogni singolo Cliente, se ne sussistono le condizioni, un massimale di rischio o plafond nei limiti del quale, il Fornitore è garantito contro le perdite derivanti dall'insolvenza del Cliente.

Con il factoring prosoluto, il Fornitore consegue diversi vantaggi:
  • eliminazione del rischio di perdite sui crediti commerciali
  • incasso in tempi brevi dei crediti insoluti e garantiti
  • valutazione immediata del portafoglio crediti, anche in caso di mancata o parziale approvazione dei clienti

Ne consegue, che il Fornitore incassa immediatamente il valore della fornitura, dedotto l'importo delle commissioni di factoring, ed il Cliente paga la fornitura medesima con dilazione alla Società di factoring.

A fronte dei molteplici vantaggi esposti, è previsto, a carico del Fornitore, l'obbligo di cedere la globalità dei propri crediti al Factor, il quale s'impegna a gestirli, riscuoterli e rimettere al Cedente il ricavato, previa deduzione di una commissione per il servizio reso.

Nel mercato italiano, le fonti disponibili sono rappresentate dalle statistiche della Banca d'Italia e dell'Associazione italiana per il factoring (Assifact) e dall'analisi dei bilanci delle Società di factoring, effettuata dall'Osservatorio sulle istituzioni finanziarie non bancarie (Ossfin) della SDA - Bocconi.

In particolare, la Banca d'Italia effettua annualmente un'indagine campionaria sulle principali categorie d'intermediari finanziari, tra cui le Società di factoring, l'Assifact rileva una serie d'informazioni relative ai crediti acquisiti ed alle anticipazioni concesse, con riferimento a circa quaranta tra le maggiori Società di factoring. L'Osservatorio invece, effettua un'analisi dei bilanci ed una valutazione delle performance delle principali categorie d'intermediari finanziari, l'Assifact infine, collabora all'analisi ed alla soluzione delle problematiche riguardanti il factoring, mediante un'attività di studio, informazione ed assistenza tecnica, a favore dei propri associati.